Plusvalenze bis, manovre stipendi e partnership sospette. È il Triplete della Juventus, che in pochi giorni deve difendersi in Tribunale da tre accuse delicatissime che rischiano di farla sprofondare nei dilettanti. No, non è un’opzione così surreale, al punto che la stessa Juventus inserisce nella propria relazione contabile anche il rischio di radiazione.

Nessun giornalista in Italia prova a scrivere la realtà dei fatti, omettendo i nodi salienti dell’inchiesta. Tutti tranne, Paolo Ziliani, che continua a scrivere thread interessantissimi su Twitter, aggiornando costantemente sulla situazione dei bianconeri. Scrive il giornalista:

“‘La Juventus radiata dal calcio’. Per aver scritto molto meno in questi quattro mesi seguiti alla decapitazione del CdA juventino ad opera della stessa Exor, Elkann che fa fuori il cugino Agnelli da Juve, Exor e Stellantis, m’è arrivato addosso di tutto, minacce comprese. In questo Paese se provi a fare giornalismo serio, cioè non al servizio dei potenti (e tutti sappiamo chi sono, dove vivono e quali servitori hanno disseminato nel Palazzo) sei segnato a vita e diventi tu stesso il criminale da zittire, mettere alla gogna, espellere. È una vita impossibile per il diluvio d’infamità che ti tocca subire; per non parlare delle azioni legali che ti colpiscono da ogni dove e alle quali devi rispondere. L’Italia è 58^ nella classifica mondiale della libertà di stampa: molti Paesi africani ci sopravanzano. 

Carte della Procura alla mano, che cito sempre, sto seguendo gli sviluppi dell’inchiesta Prisma che nel frattempo è diventata processo, anzi processi, sia in campo penale che in campo sportivo. Sul Fatto e su Twitter scrivevo di questi fatti, isolato, da sempre. Leggo i reati commessi e di cui i PM hanno acquisito le prove, controllo il dettato dei regolamenti del calcio e dei vari codici di giustizia e di tutto questo provo a informare i lettori visto che i media sono tutti impegnati, compatti, a silenziare lo scandalo. Sono un giornalista, scrivo da quando avevo 23 anni e per rispetto al lavoro che svolgo informo e considero. Da quattro mesi dico che a mio avviso la Juventus verrà esclusa dalle Coppe e al 99% (non mi fido della FIGC) non giocherà in Serie A la stagione prossima.

È la fotografia che scatto del panorama che vedo, un panorama in movimento, ma mezza Italia mi si scatena contro come se fossero i miei articoli a determinare lo scandalo Juventus, non la Juventus che con i suoi comportamenti ha determinato lo scandalo in cui si trova. Ebbene sono felice di annunciare oggi che sul conto della Juventus c’è chi fece previsioni ben più funeste delle mie prim’ancora che Agnelli e l’intero CdA venissero fatti fuori. Sapete chi è il ‘delinquente’ che ha osato arrivare a tanto? Tenetevi forte: la Juventus. Non è uno scherzo. Nella ‘Relazione finanziaria annuale’ al 30.6.2022, nel capitolo ‘Principali rischi ed incertezze cui Juventus è esposta’, è la stessa società a scrivere di temere per il 2023-24 non solo l’esclusione dalle coppe ma anche una possibile radiazione.

Nel paragrafo ‘Rischi connessi alle controversie in corso’, la Juventus dà conto a pagina 25 dell’indagine aperta sul suo conto dalla Procura di Torino e delle accuse ricevute e scrive: ‘Sebbene Juventus rimanga convinta, anche tenuto conto degli approfondimenti di natura legale e contabile svolti sulla base di pareri rilasciati da esperti indipendenti, di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, nondimeno Juventus rimane esposta a potenziali impatti negativi anche significativi sulla reputazione nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Il Gruppo è inoltre esposto al rischio di sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni sportive organizzate da UEFA in ragione degli sviluppi del contenzioso relativo al c.d. Progetto SuperLeague. 

E subito dopo, nel paragrafo ‘Rischi connessi all’ordinamento sportivo e al mancato rispetto del parametrio di Financial Sustainability UEFA e degli indici stabiliti dalla FIGC’ la Juventus dà conto dei parametri fissati da UEFA e FIGC per accedere alle loro competizioni e testualmente scrive: ‘Tuttavia non si può escludere che tali parametri possano in futuro non venire pienamente rispettati, ovvero che la loro soddisfazione comporti la necessità di reperire ulteriori mezzi finanziari. Qualora la società non fosse in grado di rispettare i suddetti requisiti, la stessa potrebbe subire limitazioni gestionali, sanzioni amministrative o nei casi più gravi non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee con impatti significativi sulla propria reputazione, nonché sulla situazione economica e finanziaria del Gruppo’. E sì, avete letto bene: la Juventus parla di ‘competizioni nazionali e/o europee’, e non l’ho inventato io.

E rischio di non poter partecipare alle ‘competizioni nazionali’, cioè Serie A e Coppa Italia, significa una sola cosa: la Juventus teme di essere punita con la radiazione, perchè anche una retrocessione in B o in C la ammetterebbe comunque a campionati e tornei. Come faccio sempre, allego ai miei articoli copia dei documenti cui faccio riferimento, in questo caso la ‘Relazione finanziaria annuale’ della Juventus al 30.6.2022. Ma so già che anche questo mio scritto scatenerà su di me un tornado di odio e di minacce. Siccome leggo di spedizioni punitive in preparazione nei miei confronti, spero che il destinatario delle stesse diventi la società Juventus che ha scritto su di sè cose peggiori e fatto su se stessa previsioni ben più infauste di quelle che da giornalista ho fatto io. Trovatemi la relazione di un qualunque altro club italiano o europeo che dica: per i comportamenti che abbaiamo tenuto stiamo correndo il rischio di essere radiati e spazzati via dal calcio. Se ne trovate uno, ne discutiamo, Intanto, viva il giornalismo in Italia”.

Fonte: Twitter (Paolo Ziliani)

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