“Il CdA della Juventus ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 31 dicembre 2019. Il primo semestre dell’esercizio 2019-20 si è chiuso con una perdita di 50,3 milioni di euro, con una variazione negativa di 57,8 milioni rispetto all’utile di 7,5 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente”.

Il Corriere della Sera analizza i conti della Juventus, che sono tutt’altro che positivi. Nonostante l’aumento di capitale, restano in rosso. La stessa società bianconera poi, specifica il motivo delle entrate in ribasso: “perdita influenzata dal calendario delle partite (2 gare di Campionato in meno disputate in casa rispetto al primo semestre 2018-19), deriva principalmente da minori ricavi per 7,9 milioni di euro, maggiori costi per personale tesserato per 30,2 milioni, maggiori oneri da gestione diritti calciatori per 10 milioni, maggiori ammortamenti e svalutazioni sui diritti pluriennali alle prestazioni di calciatori per 11,4 milioni”.

Significativo il dato relativo all’indebitamento finanziario netto, che ammonta a 326,9 milioni. Il miglioramento di 136,7 milioni (rispetto al debito di 463,6 milioni al 30 giugno 2019) è stato determinato principalmente dall’incasso quasi integrale dell’aumento di capitale di 294,6 milioni di euro. Un’iniezione di denaro fresco che non ha sanato i conti.

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