È una macchia indelebile per la sua carriera. All’Inter ha fallito per diverse ragioni, e tutto ciò non riesce proprio a perdonarselo. Gian Piero Gasperini, torna a parlare del suo approdo in nerazzurro, e lo fa raccontando le sensazioni vissute a Paolo Condò per la trasmissione Sky “Mister Condò”. Una chiacchierata in cui ha parlato del passato e di tutta la sua carriera, ma con particolare riferimento anche al periodo interista. Ecco le sue parole:
“Prima di me fu cercato Marcelo Bielsa, l’addio di Leonardo aveva spiazzato la società. Sono stato accolto bene anche dalla gente. Io ho le mie caratteristiche, e l’Inter è una grande occasione. Non so quali erano le aspettative sul mio conto. Di certo io non volevo snaturarmi. Ho avuto la sensazione che mi avevamo preso come momento di passaggio, per gestire la stagione. Ma i giocatori si sentivano troppo appagati. Allenarsi e giocare in un modo diverso non fu accettato. Il fatto che l’Inter giocasse con la difesa a tre non era accettato”.
“Credo che ci sia un po’ di presunzione a Milano, parlo della città. Sento spesso dire che in Europa si può giocare solo a quattro ma non è così. A distanza di anni, direi che forse entrerei in maniera più forte e più credibile in quella reale, conquistare con il tempo e con il gioco certe situazioni è impossibile. Sono uno di quelli che non ha mai creduto al calcio gestito, ma solo a quello allenato”.