La parziale rivoluzione Inter comincia con Achraf Hakimi. Il 21enne esterno destro marocchino, da due stagioni al Borussia Dortmund ma di proprietà del Real Madrid, ha scelto la Beneamata. Il progetto Suning lo affascina a tal punto da rifiutare Bayern Monaco e Manchester City, per il suo futuro ha in testa soltanto la Serie A.
Sky – Hakimi-Inter, si chiude a breve
Hakimi nasce a Getafe nel ’98 da genitori marocchini, arrivati in Spagna a fine anni ’80. Il papà è un ambulante con un mercatino al mercato di Majadahonda (Madrid) e Achraf inizia nel Deportivo Colonia, prima che un osservatore lo porti nel 2006 ai pulcini del Real Madrid. Qui inizia la trafila, giocando anche come seconda punta salvo poi specializzarsi come esterno a tutta fascia negli allievi. A 18 anni passa al Real Madrid Castilla e viene allenato da Solari. Qui incontra Luca Zidane, figlio di Zizou, allenatore della prima squadra che poi lo fa anche esordire nel 2007 contro l’Espanyol. Hakimi collezionerà due presenze in Champions, vincendo così la Coppa. Zidane, però, gli consiglia di andare a giocare altrove per avere più spazio e Hakimi sceglie il Dortmund.
IL RUOLO
La Gazzetta dello Sport traccia il profilo del calciatore promesso sposo all’Inter: “Conte lo migliorerà nella fase difensiva. Velocità e resistenza alla velocità sono i suoi punti forti, in Bundesliga ha fatto registrare un picco di 36,49 chilometri all’ora. È uno «sfornatore» di assist, per lo più cross bassi o alti: i database gliene attribuiscono 10 nel campionato che sta per finire, due per Haaland. Ha un gran tiro e lo sfrutta, finora a Dortmund 12 reti in 73 presenze”.
PERCHE’ IL REAL LO VENDE?
“Se è così forte perché il Real lo vende a titolo definitivo? Perché può permetterselo, perché realizzerà una grande plusvalenza, perché Carvajal, il terzino destro dei blancos, ha 28 anni”.
Gazzetta dello Sport