Movimenti sospetti, bilanci artefatti e plusvalenze fittizie. Per la Juve i capi d’imputazione sono gravi, e la Procura avrebbe addirittura le prove. Sui maggiori quotidiani italiani infatti, si legge un’intercettazione tra Cherubini e Stefano Bertola:
Cherubini dice a Bertola: «Fortuna che alla luce delle recenti visite… ci siamo fermati». Aggiunge di essersi già confrontato con Paratici sulla necessità di «cambiare strategia» e che il loro lavoro «è di scovare talenti, valorizzarli e poi venderli» facendo «plusvalenze sane, in casa» senza ricorrere a quelle «artefatte nei valori». Poi c’è una comunicazione del presidente Agnelli del 21 febbraio 2020, anche questa agli atti dell’inchiesta. In essa, Agnelli spiega come «la situazione del Rol (differenza tra entrate e uscite delle operazioni caratteristiche) è meno 177 milioni di euro e saranno necessarie manovre correttive». Per i pm il ricorso a plusvalenze «artefatte» prima e le due «manovre stipendi» poi sarebbero la conseguenza di questo quadro.
Fonte: Sportevai.it