Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com, l’ex ad dell’Inter Ernesto Paolillo, ha ricordato il periodo post-Triplete, e del suo tentativo di proseguire a vincere:
“Il mio pentimento più forte è stato quello di non aver perseguito in fondo la mia idea, che era quella di smobilitare una squadra sì vincente ma stanca e vuota. E Mourinho che lo sapeva bene è scappato la sera stessa della vittoria e quello non glielo perdonerò mai. Io ero convinto che quella squadra andasse smantellata per motivi anche etici, perché non si può vincere una Champions e andare davanti alle telecamere (Milito, ndr) a chiedere un aumento. Ma Moratti mi disse: “Cosa succede se non vinciamo dopo aver smontato la squadra e i tifosi me lo imputano?”.
Io pensavo che sarebbe stato bello ricominciare da capo e con un allenatore diverso da Benitez, che sapesse costruire e lavorare su una nuova squadra. La mia idea? Conte! E lui se lo ricorda. Ne avevamo parlato in uno stadio dopo una partita dell’Inter, si chiacchierava e gliel’avevo buttata là. Lui aveva idee chiare. Il problema vero è che in quel momento il presidente non se la sentiva di portare davanti alla tifoseria dopo Mourinho uno juventino“.
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