L’Inter viste le difficoltà per arrivare a Duvan Zapata (il preferito per l’attacco), valuta anche le alternative. Fra tutti spicca la possibilità di arrivare al capitano del Napoli, Lorenzo Insigne.
LO SCENARIO – Insigne ha ancora un anno di contratto con i partenopei che non intende rinnovare. Aurelio De Laurentiis gli ha proposto un rinnovo al ribasso, e l’ostacolo sembra insormontabile. L’Inter lo segue attentamente, non soltanto in questa sessione di mercato. Già, perché Marotta può garantire un ingaggio sostanzioso e di lunga durata, a patto di non dover pagare il cartellino al Napoli. Dunque, Insigne-Inter potrebbe essere un matrimonio soltanto rinviato di qualche mese.
Il Corriere dello Sport scrive: “Insigne non si è lasciato distrarre nell’amichevole con il Pescara – spiega il Corriere dello Sport -, non accadrà neppure con Venezia e Genoa («Uno come lui non si turba») e però in questi quattordici giorni che possono imprimere una svolta – anche emozionale – alla sua vita, oppure indirizzarla verso quei quattro mesi utili per decidere il primo gennaio del 2022 cosa fare di se stesso, c’è una “nemica” neppure tanto occulta che si muove nell’ombra.
In questa città avvolta nell’afa, viene annunciato l’arrivo di Vincenzo Pisacane, il manager di Insigne che funge da ponte tra l’Inter e il Napoli e assorbe le intenzioni dell’una e le richieste dell’altro: con la telefonia che consente da qualsiasi spiaggia di questo universo d’avere un contatto, diventa misterioso (ma sino a un certo punto) comprendere le ragioni di un viaggetto, in assenza di un’urgenza che abbia bisogno d’un appuntamento fisico. L’Inter rimane dentro il suo tridente (Zapata-Correa-Insigne) talmente tanto vario che potrebbero persino giocare assieme, ma le situazioni a volte rischiano di diventare scivolose e val la pena avere un piano-B e anche un piano-C per non ritrovarsi dal mare alla palude.
Però non c’è fretta. E per capire quale sia il momento della verità, non basterà annusare il vento, perché in questa storia le strategie finiranno per confondere, inevitabilmente, le idee: resta quella scappatoia, niente male in termini economici per l’Inter, di promettersi ad Insigne sin dal primo gennaio con sette milioni alla firma e il quadriennale da sei, significherebbe comunque risparmiare rispetto ai quindici ipotizzati come spesa attuale e, chiaramente, ai trenta, che sembrano la soglia minima per accedere a casa di Adl e cominciare a dialogare”, conclude il quotidiano.
Fonte: Fcinter1908.it